Il testo “Il filosofo impertinente” è una riflessione sulla filosofia da parte di un filosofo stanco della filosofia, in cui l’esodo filosofico si concretizza in una personale “filosofia minima”, fatta di poche credenze necessarie per vivere. La riflessione si intreccia con argomentazioni su alcuni problemi filosofici ed epistemologici (ad esempio la teoria dell’evoluzione, su cui esprime le sue perplessità).
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